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La scenografia | tessuti

Apr 23, 2021   //   by admin   //   Blog  //  Commenti disabilitati su La scenografia | tessuti

Trovare materiali di scenografia, non è molto complicato.
E’ sufficiente rivolgersi a ditte specializzate.

In Italia esiste una grande azienda che si chiama PERONI (non la birra!!) che importa da tutto il mondo e distribuisce nei teatri e nei laboratori. 

Come già trattato in un altro articolo, la maggior parte dei materiali venduto è ignifugo, (ovvero trattato per resistere al fuoco) e acquistato di diverse misure.

Caratteristiche:

Il tessuto “classico” per la realizzazione di scenografie pittoriche viene chiamato tela di scenografia, ovvero una tela di cotone piuttosto grezza. Normalmente si trova nella misura parcellizzata della bobina in vendita dal negoziante, ma se vi occorre una “pezzatura” maggiore, basta unire le varie “ferze” per ottenere superfici desiderate.

La PERONI ha, però, molte altre tipologie di tessuto utili alla scenografia:

  • La tela sceno leggera;
  • la tela sceno super;
  • la pelle ovo trasparenza;
  • la tela sceno nomentana;
  • la tela toscana;
Tessuto Pelle Ovo

Tessuto Pelle Ovo

Tela sceno leggera

Tela sceno leggera

LA TELA SCENO LEGGERA è per l’appunto, la tela più leggera. La sua altezza varia dai 140 cm ai 10 metri e la classe di ignifugazione è la 1 e pesa 80 grammi;

LA TELA SCENO SUPER è più pesante: 225 grammi;

LA PELLEOVO TRASPARENZA è alta 270 metri e pesa 180 grammi ed è adatta a trasparenze in silhouette e retroproiezioni;

LA TELA SCENO NOMENTANA è di cotone e lino e pesa 295 grammi, quindi molto pesante ma molto resistente;

LA TELA TOSCANA, molto robusta ed utilizzabile per fondali e per tappeti.

Nella realizzazione scenografica hanno molta importanza i tessuti trasparenti e semitrasparenti. Questi tessuti, illuminati dal davanti lasciando in ombra quello che vi è dietro, sembrano dei normali fondali. Al contrario, illuminando dietro il fondale sembrerà sparire.

I materiali trasparenti principali sono due: il tulle ed il cencio di nonna.

Il tulle che si usa in scenografia è totalmente in cotone ed ha una trama molto più grande, inoltre si può trovare di varie grammature.

Di seguito alcuni esempi di tulle:

materiale di tulle

Alcune trame di tulle.

Tessuto Tulle

Tessuto Tulle

Ogni tulle ha il suo uso per resistenza e riuscita dell’effetto.

Esistono davvero tante tipologie. Si possono anche sovrapporre, deformare e trovare di vari colori e veli.

Il tulle è un tessuto creato da fili che si intrecciano in modo molto aperto, creando una rete trasparente ma molto stabile.

Il suo nome viene dalla città francese di Tulle.

Tessuto cencio di nonna

Tessuto cencio di nonna

Tessuto tela di iuta

Tessuto tela di iuta

Il cencio di nonna (o calicot) è molto simile alla garza. E’ molto economico rispetto al tulle e può avere numerose applicazioni:

  • per fondali;
  • per drappeggi semitrasparenti.

Tra i tessuti che possono essere utilizzati per le trasparenze possiamo annoverare la tela di iuta o tela di sacco.

Può essere dipinta, modificata, intrecciata e così via.

Capitolo a parte, lo riservo ai teli da retroilluminazione o fondali.

Per realizzarli, sarà necessario utilizzare una tela leggera e fitta come la pelle ovo o la tela sceno leggera bianca. E’ importante evitare che il fondale abbia cuciture che poi si vedrebbero in proiezione. La tinta deve essere trasparente e non opacizzante.

Altra considerazione è per i tessuti in lamè, tessuti rivestiti di pailettes o con scaglie dorate o argentate.

Tele particolarmente resistenti possono essere la tela olona, tela scenografia nomentana e tela toscana speciale.

Hanno grosse grammature, oltre i 300 gr. Sono adatte per dipingervi tappeti di scenografia che verranno calpestati molte volte.

In ultimo, tra i materiali a tessuto utili per la scenografia, posso citare la tela sceno oscurante che è adatta alle quinte, ai fondali e soffitti neri, molto utili per gli sfori in quanto non permettono alla luce diretta ed indiretta di passarci attraverso.

Per approfondire l’argomento consiglio di visitare il fantastico sito della PERONI e della TECNOFRA:

Fammi sapere cosa ne pensi.

Scrivimi a: scenografia.barbato@gmail.com

La scenografia | Il teatro

Mar 14, 2021   //   by admin   //   Blog  //  Commenti disabilitati su La scenografia | Il teatro

Tra le varie forme di spettacolo, il teatro è certamente la più antica.

Non a caso, le originarie tecniche scenografiche nate per il teatro si sono presto adattate alle più moderne forme di spettacolo.

E’, ormai, opinione largamente diffusa che tutte le forme di spettacolo abbiano origine da un’unica matrice: la volontà di raccontare una storia.

Si parte da un testo scritto, che lo scenografo dovrà affrontare avendo ben chiaro lo sviluppo degli avvenimenti.

copione teatrale il teatro

Copione teatrale di Davide Iodice | il teatro

Il copione

E’ il testo dello spettacolo che viene fornito a tutti coloro che dovranno lavorarci: regista, collaboratori, tecnici.

Il testo presenta alcuni elementi caratteristici. La gran parte di esso è composto da dialoghi (e didascalie dell’autore). I nomi dei personaggi seguiti dai due punti precedono le cosiddette battute.

A differenza della normale narrativa in cui le tre dimensioni temporali, passato presente e futuro, si intrecciano secondo le esigenze dell’autore, il testo teatrale è “al presente”.

Il cannovaccio era, ad esempio, un testo scritto dai comici stessi, soprattutto nel periodo della famosa “commedia dell’arte” (seicento e settecento) ed erano utilizzate dalle compagnie di comici professionisti.

Era, a tutti gli effetti, una traccia di quello che sarebbe dovuto accadere. Il resto era lasciato alla bravura ed alla libertà degli attori.

I generi teatrali

I testi possono essere di vario genere e, per uno scenografo è importante conoscerli:

  • Dramma – tipo di componimento destinato alla rappresentazione scenica che definisce quella forma spettacolare il cui fulcro è costituito dal testo scritto e recitato “dal vivo” rivolto a qualunque pubblico;
  • Tragedia – tipo di componimento drammatico avente come oggetto un problema di coscienza sviluppato attraverso vicende ricche di pathos. Anticamente a carattere religioso, desumeva i suoi temi dalla storia e dal mito. Nell’attualità prende spunto da fatti di cronaca quotidiana;
  • Commedia – tipo di componimento che ha per oggetto una vicenza tratta dal quotidiano che si risolve spesso in un lieto fine;
  • Farsa – tipo di componimento teatrale ad argomento comico con l’unico scopo di generare ilarità anche a scapito della credibilità della vicenda;
  • Varietà – componimento d’arte varia, composto su repertori di musiche, canzoni, balli e sketch comici;
  • Avanspettacolo – componimento di varietà, di breve durata, messo in scena prima della proiezione cinematografica o durante l’intervallo. A tema sketch comici e canzoni;
  • Opera lirica – componimento che ha avuto il suo massimo durante l’Ottocento. Il tema tratta di un racconto musicale. Quello che viene recitato è cantato. Gli argomenti sono normalmente di natura tragica. La scenografia, solitamente è ricca e sfarzosa;
  • Operetta – è un’opera lirica più “leggera”, a tratti comica. Alle parti cantate e musicali si alternano scene recitate e balletti;
  • Musical – è l’opera lirica moderna. Tratta, generalmente, di musica pop e pop-rock;
  • Commedia musicale – è un genere prettamente italiano. Le trame sono di natura leggera. A parti cantate si alternano quelle recitate e balletti.
Salone Margherita il teatro

Foto di scena della fiction “Assunta Spina” Rai – Salone Margherita | il teatro

La scenografia teatrale

La scenografia, sostanzialmente, riproduce uno spazio finto in cui dovrebbe essere ambientato lo spettacolo.

E’ obbligato a “muoversi” in uno spazio ben definito, il teatro per l’appunto.

Per quanto riguarda il cinema, gli spazi ha maggiore libertà potendo contare sui teatri di posa che sono strutture enormi.

In televisione, la scenografia, a meno che non si tratti di una fiction, potrà rappresentare uno spazio del tutto immaginario fatto di tanti elementi scenotecnici.

In teatro, lo scenografo, ha a disposizione solo la “scatola” del palco. Questo lavoro deve essere concentrato e sintetizzato anche se pensiamo ai vari cambi di scena che un testo prevederà.

La principale differenza tra la scenografia teatrale e quella cinematografico-televisiva consiste nella natura duttile della prima. In sostanza, la scenografia teatrale deve essere facilmente trasportabile, adattabile, scomponibile.

“Tutto ciò rende oltremodo particolare il metodo di realizzazione della scenografia teatrale, la quale dovrà sempre adottare quei particolari accorgimenti che mantengano vitali le sue proprietà”.

Per approfondire l’argomento consiglio tre libri che, credo, siano i migliori e di riferimento:

Fammi sapere cosa ne pensi.

Scrivimi a: scenografia.barbato@gmail.com

“Life In” short film

Lug 31, 2018   //   by admin   //   Scenografo  //  Commenti disabilitati su “Life In” short film

“Un giorno di vita vissuto con gli occhi di un pesciolino dei nostri mari.
La vita in mare procede serena e pacifica fino a che, poco alla volta, il pesciolino si imbatte nell’intervento dell’uomo.
Tra pesca sportiva o di frodo, scarichi di rifiuti a mare, allevamenti intensivi ed inquinamento di ogni forma la vita del pesce diviene, di minuto in minuto, sempre più difficile fino all’inesorabile dipartita.”

Si tratta di una produzione indipendente, sulla tematica ambientale. Difatti la produzione e l’organizzazione sono state effettuate dal Nucleo Ambientale Volontario Campania (NAV Campania), che è un’associazione di volontariato attiva dal 2011 sul territorio campano, che si batte per la diffusione delle buone prassi di riuso e riciclo dei materiali, tutela del mare, informazione scientifica sull’inquinamento marino/terrestre etc.
Riccardo Marchese (regia e sceneggiatura)
Claudia Fiorentino, Paolo Margiotta (soggetto e sceneggiatura)
Giuseppe Barbato (Locations & Props manager)
Enzo Junior Dessì e Salvatore Ferro (operatori sub)
Roberto Storia, Andrea Fiorentino, Lorenzo Looz, Leopoldo Chieti, Giuseppe Francone (attori)
Marco D’Anna (colonne sonore)
Claudio Caroleo (grafica)